domenica 3 marzo 2013


La prima cosa che fece, chiuso lo sportello della macchina, prima di mettere in moto, prima ancora di accendersi una sigaretta, fu guardare in alto. la prima cosa che fece fu cercare la luna. si dovette piegare un pò in avanti, a superare l'ostacolo del tettuccio e del parabrezza, per trovarla. allora la vide, allora restò così: ferma, piegata, per un poco, a guardarla. sbattè le palpebre. due volte. al secondo battito ci saltò su: arrivò fino alla luna. fece qualche passo, poi guardò giù e si vide. seduta in macchina, ferma, piegata in avanti, a guardare in alto.
Allora, dalla luna, iniziò a parlare, guardandosi giù, in basso.

Cosa fai lì? Lì al buio, cosa fai? Perchè, come sei arrivata fino a lì, fin dentro la macchina, ferma al buio col naso all'insù? cosa ti ha fatto arrivare fino a lì? Perchè? E adesso dove vai? Dove vai, piccoletta coi tuoi passetti stentati, col tuo cuore debole e i tuoi ragionamenti aggrovigliati? dove metterai le mani adesso? quali saranno le prime parole che ti usciranno dalla bocca? Le prime paole, dopo. Dopo quello che hai ascoltato, quello che hai visto, le parole dopo i tuoi silenzi arresi, dopo la tua continua, continua arrendevolezza. Perchè ancora? cos'è che cerci girando in tondo, ferma in questa via che non è casa tua, che non t'appartiene, che è uno sbaglio di percorso, non vedi? non vedi che non c'è nessuno, qui, per te? che ti apre la porta, che ti aspetta in casa. non vedi, non vedi quanto non si riesca a vedere nulla, qui. non vedi quanto è buio? non vedi che tutte le domande e tutte le richieste si spengono nel rumore di discorsi che non dicono niente? basta. gira la testa, cambia direzione, sguardo, apri gli occhi, apri bene le orecchie, guarda questo mondo che guardo da quassù, guarda è bello! è tutto blu, e bianco, e viola, guarda è bello...

Abbassò lo sguardo, mise in moto, cercò con la mano dentro la borsa il pacco di sigarette, l'accendino, prima di spingere l'acceleratore girò un pò la testa, di lato, guardò in alto, poco poco più in alto, non più verso la luna. lui era alla finestra. le sorrise, la salutò con la mano. sorrise anche lei, senza salutarlo.  poi partì.


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