sabato 22 settembre 2012
tuttavia, le cose vere.
"Io e lei abbiamo un gioco segreto - ci scriviamo di nascosto da noi stessi. Parallelamente a quello che diciamo e viviamo insieme, ci scriviamo, come se fossimo noi due, ma una seconda volta. Di quel che scriviamo in quelle lettere - bigliettini - non parliamo mai. È lì che ci diciamo, tuttavia, le cose vere."
E' finita anche questa. L'ora è tarda. Sono stata la prima ad andarmene. Non me ne sarei mai andata e non avrei, al tempo stesso, sopportato vederlo andarsene.
Così me ne sono andata via per prima.
Sul finale siamo in fondo, attaccati al muro. Dobbiamo far finta di parlarci. Quello, però, è il momento in cui lui parla veramente. Non ci sente nessuno.
"Dove vai? Vienimi vicino. Vieni vicino. Non mi stare lontana mai più"
Poi, dobbiam smettere di "parlare" e dobbiam stare fermi immobili.
Allora scatta la sfida.
"Vediamo se reggi il mio sguardo" mi dice.
Stasera non gli ho staccato gli occhi dagli occhi. Poi, tremavo.
"Non so se sapesse cosa stava facendo, con i nostri occhi."
(A. Baricco - Emmaus)
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