martedì 14 dicembre 2010

E mentre guido le ossa ghiacciate mi danno una strana febbre. I bocchettoni mandano aria calda tutto intorno e i fiocchi bianchi vengono incontro al parabrezza, velocepiano, scomposti e silenziosi. Abbasso il finestrino e lascio che la neve mi cada sul fianco coperto dal cappotto. Divento bianca – come dentro, come fuori. E penso che non ho mai avuto tanta paura di perdere qualcuno come ho paura, adesso, di perdere te.
 Non mi arrende la musica, che faccio suonare alta: questa neve intorno è troppo silenziosa, troppo fredda, troppo bella. Sono calda di febbre. Poi passerà. Lo so.
Divento bianca. Come dentro. Come fuori. Scivolo sui pensieri come le ruote sulla strada. Quel giorno io ho visto due arcobaleni. E non te l’ho potuto dire.

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