martedì 27 dicembre 2011

where am i going now


Ripasso a memoria il suo volto degli ultimi due giorni, i toni dimessi, gli occhi tristi e le labbra di quando si arrabbia. Penso alla sua nuca, che ieri sera ho guardato sfuggente come l'unica cosa che di lui potessi guardare senza dovermene vergognare. Penso che era a portata di una mano, che avrei allungato per una carezza.  Una carezza sui capelli. Senza niente da dire. Senza parole in aggiunta. Penso: come è accaduto che io sia arrivata a questo? Come ho fatto ad arrivare fin qui, accumulare tutto questo dolore, questo svilimento di amore grande. Penso che se lo avessi fatto prima, se lo avessi fatto! : arrivare un giorno fin sotto casa sua. Hey... gli avrei detto... Hey... E poi solo abbracciato stretto.

venerdì 2 dicembre 2011

Ben tornato

vuoi sapere come si fa?
si lascia tutto. si lascia che sia.
si spre la porta e si aspetta sul pianerottolo col cuore che va, che va forte.
e poi, e pi come si fa?
e poi si sorride, e che si veda la felicità, nel sorriso, nell'aprire la porta. entra! ciao!
così.
e il suo profumo buono invade la stanza, e profumo di mandarini, e guardare sorpresi la faccia antica nuova speciale - guarda....adesso alza il sopracciglio!
si lascia entrare. fuori, per un paio d'ore, tutto il resto. sospensione del dolore.

ciao...
buona notte...
grazie per essere venuto....